MAT

La conformazione attuale dell’ex complesso di S. Silvestro in Capite è l’esito di profonde alterazioni dell’ originario assetto edilizio. Tuttavia l’unitarietà del complesso si è mantenuta fino al 1870 quando, a seguito della trasformazione di Roma in Capitale d’Italia, il monastero annesso alla chiesa fu adattato a Ministero dei Lavori Pubblici e Ufficio Postale. Negli anni intorno al 1930 l’intera proprietà dell’ex monastero è confluita nel Ministero delle Poste e dei Telegrafi, con i suoi Uffici al Pubblico e la Direzione Generale. Un’ulteriore suddivisione, stavolta dell’assetto proprietario, è avvenuta nel 2001 con la cessione alla Presidenza del Consiglio di gran parte del fabbricato, ad esclusione dello storico Ufficio Postale posto al piano terra intorno al cortile adiacente la chiesa.
Obiettivo del progetto è stata la riqualificazione funzionale e tecnologica dell’Ufficio Postale, nel rispetto delle sue valenze storico-artistiche. Temi principali sono stati la realizzazione della permeabilità esterna, ossia il collegamento tra la Piazza e Via della Vite, quello della permeabilità interna, attraverso lo studio dell’arredamento, e la distribuzione complessiva degli spazi e la restituzione della spazialità originaria, con la rimozione dei controsoffitti negli ambienti voltati e l’eliminazione delle superfetazioni recenti. Sono state restaurate e reintegrate le decorazioni pittoriche fine ‘800 del pittore Virginio Monti e la volta decorata dell’ambiente prospiciente la piazza (adibita a ufficio Direzione) del pittore Reanda. Alcuni reperti archeologici che erano stati sistemati nel cortile, restaurati, ora sono stati in parte integrati nel nuovo progetto di allestimento del giardino, in parte trasferiti e incastonati nelle riquadrature laterali dell’atrio, verso piazza San Silvestro. Nel giardino è stato riproposto il progetto ottocentesco, con l’impianto di essenze storiche e nello spazio prospiciente, adibito a sala d’attesa, è stato realizzato un grande lucernario in vetro.